2009·04·15 - Repubblica • Nadotti·C (feto pecora sogna)

Così si sogna nella pancia della mamma


✩ (Arkbase)


In quelle scariche elettriche, prodotte dal cervello, non ci sono immagini

La scoperta apre la strada a futuri studi neurologici

Alcuni scienziati tedeschi sono riusciti a fare un elettroencefalogramma a un feto di pecora di 106 giorni

Così è stata registrata un’attività cerebrale che, benché immatura, comprende cicli di sonno in fase onirica


[A·0]• ÷
di Cristina Nadotti
Repubblica — 15/4/2009 (mercoledì 15 aprile 2009)


[A·1]• ±?
Non c’è ancora il movimento rapido degli occhi, rivelatore di quel sonno profondo in cui la mente si abbandona a immagini fantastiche, voli sopra la città o incubi orrendi. Eppure una scarica elettrica ha fatto dire agli scienziati che il sogno è una delle prime attività che si sviluppano nel cervello. Che si fosse in grado di sognare ancor prima di nascere, la scienza l’aveva accertato proprio grazie al rilevamento della fase Rem del sonno, quella del “rapid eye movement”, in feti di sette mesi. In questo stadio di sviluppo, il feto è addormentato per la maggior parte del tempo e la sua attività cerebrale alterna cicli regolari di fase Rem e non Rem, proprio come negli adulti. Poco di più si sapeva su ciò che nel cervello accade prima, perché la misurazione diretta dell’attività cerebrale di un feto umano appariva impossibile.

[A·2]• ±?
Elettroencefalogrammi eseguiti su neonati di cinque mesi hanno mostrato la comparsa del sonno profondo, ma tali esami sono comunque giudicati difficili dal punto di vista tecnico e pieni di errori. I neuroscienziati si interrogano perciò se prima di 20 settimane il cervello abbia cicli di sonno o sia inattivo. Dare una risposta a tale quesito non significa solo confermare un’ipotesi che scienze quali psicoanalisi e psicologia, attraverso lo studio dei sogni, hanno già avanzato, ma trovare i mezzi per studiare lo sviluppo del cervello e individuarne i momenti più importanti, quelli in cui possono avere origine patologie dell’età adulta.

[A·3]• ±?
Per entrare nel cervello di un feto a uno stadio ancora immaturo un gruppo di neuroscienziati della Friedrich Schiller University di Jena, in Germania, ha pensato di osservare cosa accade in un animale con uno sviluppo fetale simile a quello umano. La scelta è caduta sulla pecora, i cui piccoli sono di solito uno o, al massimo, due e i cui tempi di crescita sono molto simili ai nostri, ma nell’arco di 150 giorni invece che 280. L’esperimento poteva contare su certezze già acquisite sulla somiglianza tra sonno animale e sonno umano, poiché nei mammiferi la proporzione di fasi Rem e non Rem riflette, come negli umani, l’età, lo stile di vita e la maturità alla nascita. I neuroscienziati sono riusciti a fare un elettroencefalogramma a un feto di pecora di appena 106 giorni e l’attività cerebrale registrata ha confermato che, seppure ancora immatura, questa comprende cicli di sonno simili a quelli delle età successive, sebbene più brevi. In un feto più sviluppato i cicli tra sonno Rem e non Rem fluttuano tra i 20 e i 40 minuti, mentre in quello di 106 giorni si è scoperta una durata compresa tra i 5 e i 10 minuti, con un lento cambiamento mano a mano che prosegue lo sviluppo.

[A·4]• ±?
Non è facile immaginare che cosa il feto percepisca durante questi primi sogni, almeno non nei termini in cui noi lo concepiamo da adulti. Sono sensazioni più che immagini, impulsi elettrici di attività neuronali, come se in qualche modo il cervello si stesse allenando a operazioni più complesse, come un’orchestra che accorda gli strumenti e prova qualche nota prima di arrivare all’esecuzione della sinfonia. Gli scienziati sono tuttavia esaltati dalla scoperta di un’attività neuronale così precoce, un punto di osservazione essenziale per scorgere i primi passi dell’organo più complesso e ancora più sconosciuto del nostro corpo.


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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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COMMENTO — da completare.


[A·0]• Secondo una diversa versione (vedi il 2° riferimento in calce), il titolo sarebbe:
Che cosa si sogna nella pancia della mamma

[A·1]• «[…] una scarica elettrica […]»: si tratta dell’interpretazione (quanto meno dubbia) di segnali elettrici rilevati nel cervello di feto di pecora di 106 giorni (quando la gravidanza ne dura 150); peraltro nell’incipit stesso si afferma che non vi sono movimenti oculari rapidi, quindi si tratterebbe di un sonno REM ma in assenza dei caratteristici movimenti oculari.
IBID.• «[…] in feti di sette mesi […] il feto è addormentato per la maggior parte del tempo […]»: e dunque per il resto del tempo sarebbe “sveglio”? (qui si tratta invece di feti umani, non di pecora!)

[A·2]• «[…] neonati di cinque mesi […] comparsa del sonno profondo […]»: e dunque il neonato umano — a differenza della pecora che sogna già durante la gestazione — non sognerebbe fino ai 5 mesi di età?
IBID.• «[…] scienze quali psicoanalisi e psicologia, attraverso lo studio dei sogni […]»: quale ipotesi avrebbero formulato (avanzato)? In particolare la psicologia, basandosi sullo studio delle reazioni coscienti, che ipotesi può avanzare sulle prime fasi dello sviluppo (del bambino, difficile credere si sia spinta a studiare la pecora)?

[A·3]• «[…] Friedrich Schiller University di Jena […]»: essendo una università tedesca, non sarebbe più corretto citarla come Friedrich-Schiller-Universität (di) Jena?

[A·4]• «[…] immaginare che cosa il feto percepisca […] sensazioni più che immagini, impulsi elettrici di attività neuronali […]»: ma come si fa a sostenere che il feto (di pecora) “percepisce”? Quando comincerebbe a percepire, fin da zigote, oppure ancora prima?

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[] http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/04/15/cosi-si-sogna-nella-pancia-della-mamma.html
[] http://spogli.blogspot.it/2016/02/repubblica-15.html
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