2015·02·10 - CorSera • Boncinelli·E • La prova del contatto tra noi e i Neanderthal

La prova del contatto tra noi e i Neanderthal

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La scoperta
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Nei resti fossili trovati in una grotta di Israele la storia di quando vivevamo insieme
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di Edoardo Boncinelli
Corriere della Sera — 10/02/2015 (martedì 10 febbraio 2015)




L’albero genealogico della nostra specie è tutt’altro che lineare. Anzi è dubbio che sia un albero. Sappiamo da qualche tempo che le specie quasi umane che hanno popolato la terra qualche decina di migliaia di anni fa sono ben più di una. Più che di un albero, si tratta cioè di un cespuglio. Anche solo 50 mila anni fa le specie in questione erano almeno quattro: i nostri diretti antenati, i Neanderthal, quelli che prendono il nome dall’isola di Flores e i cosiddetti Denisoviani. Di questi siamo rimasti solo noi, o per gravi malattie che hanno colto gli altri o perché li abbiamo progressivamente sterminati.


Geni Neanderthal


[A·2]
L’analisi del nostro genoma rivela anche che quello [sic!] contiene tratti di Dna presumibilmente presi dal genoma dei Neanderthal a seguito di accoppiamenti diretti fra membri della nostra specie e Neanderthal. Ma si sono mai trovati contemporaneamente nello stesso luogo esseri umani e Neanderthal? Altrimenti la ricostruzione è puramente ipotetica. Ora sembra di sì. Una recentissima scoperta in una zona del Medio Oriente individua resti fossili di Homo sapiens vicini a resti di Neanderthal. Questo avveniva 55 mila anni fa in un luogo archeologico chiamato Manot Cave e la scoperta è riportata dall’ultimo numero della rivista Nature, che vi dedica un editoriale.


L’origine africana


[A·3]
La nostra specie si è originata in Africa orientale più o meno 200 mila anni fa e a un certo punto alcune tribù si sono spostate dall’Africa all’Eurasia. Qui la datazione si fa più complessa, perché dipende essenzialmente dalla domanda se stiamo parlando dell’Europa o del Medio Oriente. In entrambi i posti i nostri sembrano aver trovato i Neanderthal che preesistevano, mentre 40 mila anni fa di loro non c’è più traccia. In questo moto di espansione i nostri antenati hanno travolto e sterminato tutti i concorrenti più diretti, restando gli unici padroni del campo, fatta eccezione per fasce territoriali molto ristrette, come l’isola di Flores in Indonesia dove quella specie di piccoli umani si è conservata fino a tempi relativamente recenti.


Genoma


Parallelamente agli studi sul materiale fossile, sono state condotte analisi e comparazioni sui genomi delle diverse specie ogni volta che è stato possibile. Il nostro genoma conserva frammenti tipici di quello dei Neanderthal: ci devono essere stati perciò ripetuti accoppiamenti, ma per fare questo i nostri antenati diretti e i Neanderthal devono aver vissuto fianco a fianco per qualche tempo: finora non c’erano prove di un fenomeno del genere e adesso ci sono.


Animali tra gli animali


[A·5]
Due sono gli aspetti rilevanti di tale scoperta, sul piano conoscitivo e su quello culturale. Per quanto riguarda il piano conoscitivo, non ci dovrebbero essere più limiti alla formulazione di ipotesi e alla relativa verifica sperimentale — tanto archeologica quanto genetica — del nostro cammino nel mondo a partire dalla nostra culla nelle diverse regioni dell’Africa giù giù fino all’Oceania e le Americhe. Sul piano culturale, è estremamente interessante notare come sono cambiate e come stanno cambiando le idee sulla nostra propria origine. Per prima cosa ci dobbiamo considerare animali fra gli animali, prodotto della selezione naturale, con i suoi alti e i suoi bassi, le sue espansioni e le sue contrazioni di popolazioni e le immani lotte per la sopravvivenza che stanno in tutti i libri di testo, ma non nella nostra testa. Specie compaiono, specie si espandono, specie si accoppiano e si accoppano, specie scompaiono e specie rimangono dominatrici, anche se nessuna è mai stata dominatrice, nel bene e nel male, come la nostra. Noi siamo insomma gli ultimi frutti di una lunga storia, che è tutto fuorché lineare. Altro che creati separatamente e ad hoc!


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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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[A·2]• Nel testo originale, «L’analisi del nostro genoma rivela anche che quello [sic!] contiene tratti […]»: come, “quello”? Dovrebbe essere piuttosto «…questo…», visto che è il nostro (non corretto).

[A·3]• «[…] i nostri antenati hanno travolto e sterminato tutti i concorrenti più diretti […]»: il termine; “sterminato” potrebbe però essere fuorviante (anche se in linea con l’impostazione cripto-cattolica di Boncinelli: Caino e Abele? — nonostante la chiusa dal tono polemico) il Neanderthal potrebbe essersi “estinto” per mille motivi senza il contributo ostile o distruttivo dei ‹sapiens›: malattie, minor tasso di procreazione oppure maggiore tasso di mortalità infantile, ecc.

[A·5]• Nel testo originale, «[…] dalla nostra culla […] dell’Africa già giù [sic!] fino all’Oceania e le Americhe», si suppone che “già giù” dovesse essere nelle intenzioni dell’autore «…giù giù…», alterato poi da un refuso (corretto).

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[] http://www.corriere.it/scienze/15_febbraio_10/neanderthal-grotta-israele-contatto-sapiens-de1abe84-b104-11e4-9c01-b887ba5f55e9.shtml
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